top of page

terra

Alcuni siti web da me creati

Alcuni siti web da me creati nel corso degli anni.

* Il primo fu BelSalento.com, era il 1998 e fu creato interamente in html.  All'epoca facevo l'Erasmus in Saarbrücken, Germania e feci il sito di BelSalento dallo Studienkolleg Universität des Saarlandes. E' ancora on line ma lo ho rivisitato utilizzando la nuova piattaforma wix * Poi nel 2000 entrai in direzione vendite in Alitalia nell'aeroporto internazionale di Francoforte (Germania) dove eseguì un lavoro web per i corporate and key-acconts (purtroppo quel sito non è più visibile) * Il sito internet di mio padre Sandro Greco - artista dal 1948 - è stato creato anche questo su piattaforma wix * Nel 2002 ho avviato una attività artistica incentrata sul RAKU giapponese e quindi sull'uso del fuoco a mille gradi, visibile sia in questo sito web ma anche meglio nel nuovo http://giovecomarte.wix.com/giovecomarte Per 5 anni ho eseguito queste meravigliose opere artistiche basate sulla cottura veloce e sull'antica tecnica Zen giapponese * Dal 2008 il sito di LondraSera in Gran Bretagna, giornale italiano a Londra di cui ero il direttore di Londra Sera International e del website sino al 2012, ho diretto la sezione del Made in Italy da importare in Uk da tutte le regioni italiane * Questo sito GIOVECOM da gennaio 2013 * Dal maggio 2013 ero il webmaster di un Giornale m5sLecce, gruppo cultura. * Nel 2015 ho creato Giovecom Raku, il nuovo sito di BelSalento e la Flotta degli altri Belsalento : La Cucina di BelSalento, BelSalento-Arte-Musica-Poesia, BelSalento GreenLife e BelSalento Cinema Teatro e WebTv, BelSalento Foto.

In basso alcuni video da me curati negli anni.

Un caro saluto a tutti ;)
Giovanni Greco

Questo sito web nasce nel 1998 in seguito ai miei studi in Conservazione dei Beni Culturali - al vecchio sito www.belsalento.com. L'arte e la cultura di questa terra, hanno fatto nascere in me una grande passione per la divulgazione e la fruizione di questi beni. Nel tempo si sono succeduti vari gruppi all'interno della redazione di BelSalento.com che oggi ripropongo in versione aggiornata e con la collaborazione di un nuovo affiatato gruppo di esperti nei vari settori tematici che il sito propone.

 

Questo è il nuovo website di mio padre, artista dal 1948. Contiene una vasta galleria delle sue opere artistiche con gli ultimi aggiornamenti delle sue mostre all'università di Pavia e la futura all'università di Lecce.

Troverete farfalle e tanto altro ancora.

Alitalia

Questo sito non è visibile al pubblico. Ma nel 2000 per un anno sono stato in direzione vendite nell'aeroporto internazionale di Francoforte, dove eseguì un lavoro per i corporate e key account presso Alitalia direzione vendite nel Flughafen Frankfurt am Main Airport, Germania,

LondraSera, giornale italiano a Londra di cui ero webmaster dal 2008 al 2012 (direttore di Londra Sera International - LondraSeraWeb. Oltre al marketing settimanale degli eventi della comunità italiana a Londra, ho diretto la sezione del Made in Italy da intercettare in Italia e da importare in Uk.

Questo sito web

Giovecom
giovani e comunicazione

Questo sito internet che raccoglie i miei viaggi, i miei lavori, il Raku, le mie poesie, le mie esperienze in direzione Alitalia in Francoforte e la mia intraprendente attività di direttore di giornale a Londra.

Da una idea nata in facebook con un gruppo di amiche amici, il nostro progetto è diventata una vera e propria rubrica gastronomica e Sito Internet, incluso nel sito di BelSalento e che accoglie la cucina mediterranea e perchè no, internazionale.

BelSalento è anche piante ed erbe medicamentali, ricette curative, te, infusi e tanti rimedi naturali che i prodotti della terra hanno offerto per millenni ai nostri antenati.

BelSalento galleria fotografica delle bellezze del Salento : monumenti, mare spettacolare, la terra e le sue tante risorse ... foto da vedere e da ammirare

Giovecom Raku
Arte Giapponese

Qui un sito interamente dedicato alla mia arte giapponese Raku, basata sullo Zen

Una estenzione del Parco Letterario di BelSalento, con i personaggi dell'attualità su Arte, Musica e Poesia del Salento. Uno sguardo aggiornato sull'arte emergente e d'autore della Terra dei due Mari.

BelSalento Cinema, Teatro, WebTv, una presentazione del meglio delle programmazioni teatrali e cinematografiche del nostro territorio

Redazione del Giornale del MoVimento 5 Stelle - Lecce

Il gruppo facebook di BelSalento
https://www.facebook.com/groups/belsalentoweb/

La pagina facebook di
BelSalento Solo per Divertimento

& video

Gillo Dorfles al Collegio Cairoli di Pavia presenta la mostra di Sandro Greco 18 maggio 2013

Sandro Greco Art

Sandro Greco Art​

Pavia -Il mondo di SANDRO GRECO-

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PAVIA COLLEGIO FRATELLI CAIROLI

Sala delle mostre, Università di Pavia inaugurazione della mostra "Il mondo di SANDRO GRECO"

Dal 18 maggio al 1 giugno 2013 ore 17:00 -- 19:30

Sala delle mostre, Università di Pavia inaugurazione della mostra "Il mondo di SANDRO GRECO"

Relatori il giorno dell'inaugurazione:
Prof. Gillo Dorfles, Prof. Angiolino Stella Magnifico Rettore Università di Pavia, Prof. Emanuele Domenico Vicini dell'Università di Pavia, Prof. Antonio Lucio Giannone dell'Università del Salento.

 

Sandro Greco, Salice Salentino - Lecce
web http://sandrogreco.wix.com/sandrogreco
mail: ilgiocoelarte@libero.it
tel 0832731019
cell 3473595074

by Giovecom di Giovanni Greco

AMBASCIATORE ECONOMIDES presenta le CREDENZIALI
Londra 2010

I TAGLI DEL GOVERNO E I RAPPORTI CON LE COMUNITA' ITALIANE ALL'ESTERO - Italiani all'Estero, i partiti chiedono il Governo risponde - Linea Mondo - Speciale Italiani nel Mondo. In studio Eugenio Marino (Resp. Pd Italiani nel mondo), Gianluigi Ferretti (Direttore de l’Italiano), Basilio Giordano (Senatore PDL). In collegamento telefonico da Londra il direttore di Londra Sera International Giovanni Greco.
2 febbraio 2012 dal minuto 22:30 al minuto 28:00 - Ma alla seconda domanda avrei voluto spiegare in diretta che tutti se ne scappano da sempre dall'Italia proprio per la burocrazia, le caste, le tasse ... Ma ho fatto bene a "glissare" ...

http://www.youdem.tv/doc/230204/italiani-allestero-i-partiti-chiedono-il-governo-risponde.htm

Viva l'Italia MODA Italiana a Londra 2011
CONFERENZA BANCARIA della CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA A LONDRA

Io sottoscritto dal 2008 al 2012 ogni settimana ho creato online il giornale Londra Sera, da cartaceo a internet e quindi ho trasformato i pdf del cartaceo che Mr Tommaso Bruccoleri mi inviava via mail, settimanalmente per cinque anni li convertivo in html. Ma anche contattavo il Made in Italy di tutte le regioni: consorzi, camere commercio, venditori, produttori ... Ma un giornale online prodotto ogni settimana "quasi a gratis" ... però (?), beh un giornale così, cvd doveva chiudere, no? Oltre tutto il mio lavoro di redazione e segreteria, advertiser etc etc www.londrasera.com

 

Pertanto non sono più alla direzione web di quel giornale perchè quel mio capo non mi ha pagato dopo 5 anni circa poco meno di 100.000 euro per 5 anni di lavoro e anche perchè mi ha fatto minacce velate da gentaglia diciamo simile a Mafia Capitale ... non è da poco. Comunque questo è il giornale web del quale ne ho bloccato l'edizione essendo io il proprietario del dominio londrasera.com e sotto l'interrogazione parlamentare dei senatori BUCCARELLA, BERTOROTTA, CASTALDI, MONTEVECCHI, CAPPELLETTI, SANTANGELO, DONNO, VACCIANO, ENDRIZZI, PAGLINI, GIROTTO, PUGLIA, CIOFFI Al Presidente del Consiglio dei ministri, sul caso LondraSera

http://www.londrasera.com/default.htm

Questa l'interrogazione parlamentare del Senato della Repubblica

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=822558

 

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03136

Atto n. 4-03136

Pubblicato il 16 dicembre 2014, nella seduta n. 366

 

BUCCARELLA, BERTOROTTA, CASTALDI, MONTEVECCHI, CAPPELLETTI, SANTANGELO, DONNO, VACCIANO, ENDRIZZI, PAGLINI, GIROTTO, PUGLIA, CIOFFI -

Al Presidente del Consiglio dei ministri. 

 

Premesso che:

si apprende da notizie di stampa ("il Fatto Quotidiano" del 18 ottobre 2014) che anche i giornali per gli italiani all'estero, testate che raggiungono tirature molto modeste, ricevono contributi governativi per l'importo di 2 milioni di euro, che nel 2014 sono stati portati a 3 milioni;

"I soldi vengono ripartiti tra meno di un centinaio di pubblicazioni molte delle quali ricevono contributi modesti intorno ai 10.000 euro annui. Spiccano però alcune testate che staccano decisamente le altre. Stando ai dati del 2012, gli ultimi disponibili, il primo fra tutti è L'Italiano (Argentina) con 219.000 euro l'anno, seguito da Comunità Italia (Brasile) 76.000, Corriere Italiano, Specchio e Cittadino Canadese (Canada) rispettivamente con 65.000, 60.000 e 47.000, fino alle riviste edite in Italia ma diffuse all'estero come Il messaggero di Sant'Antonio che riceve 66.000 euro e all'agenzia stampa Aise, con sede a Roma, che ne prende 53.000";

"Con 62.000 euro annui, tra i più finanziati anche Londra Sera, che però solleva più di un dubbio sulla qualità informativa nella comunità italiana della capitale britannica. Diretto dal fotografo Tommaso Bruccoleri, che lo pubblica dal 1976 con pochi e mal pagati collaboratori (come denuncia il webmaster, che dal 2012 ne ha addirittura bloccato la versione on line), il settimanale mette insieme agenzia stampa sulla vita degli italiani d'oltremanica, molte foto e pubblicità riuscendo a uscire in formato cartaceo di 16 pagine con una tiratura che, stando alle certificazioni arriva a 16.000 copie a settimana";

considerato che:

l'articolo prosegue riportando le dichiarazioni del Dipartimento per l'informazione ed editoria (Die) della Presidenza del Consiglio dei ministri relativamente alla ripartizione dei contributi: "La torta dei contributi viene ripartita sulla base di alcuni criteri, tra cui qualità informativa della pubblicazione, numero delle pagine, tiratura e copie diffuse. I gruppi editoriali più grandi sono di solito più organizzati e riescono a ricevere più soldi";

per quanto riguarda i controlli limitatamente alle riviste realmente diffuse e di interesse tale da meritare denaro pubblico il Dipartimento informa: "Per le testate che hanno effettivamente sede all'estero non abbiamo modo di verificare se non affidandoci alla rete consolare che ben conosce il territorio e può capitare che le pubblicazioni più collaborative con le istituzioni possano ricevere maggior attenzione";

inoltre il quotidiano riporta che le sedi consolari si limitano a registrare la presenza di pubblicazioni che richiedono il contributo pubblico per l'editoria all'estero, in quanto come riferiscono dal consolato di Londra: "Alla rappresentanza diplomatica, la legge non richiede di entrare nel merito della sostanza della pubblicazione. Nella commissione che decide la ripartizione delle quote i funzionari delle rappresentanze diplomatiche non figurano";

considerato inoltre che:

è giunta agli interroganti la segnalazione di un cittadino italiano, G.G., che lamenta di essere stato sfruttato dal direttore di "Londra Sera", avendo lavorato diversi anni senza ricevere alcun compenso economico per il giornale italiano, nonché di essere stato sottoposto a mobbing e stalking. Inoltre il lavoratore riferisce di aver subito svariate minacce ed intimidazioni da persona poco raccomandabile affinché lasciasse la direzione web con tutti i relativi contatti ottenuti con il suo impegno;

in particolare il cittadino avrebbe ricoperto diversi ruoli presso il suddetto giornale tra cui quello di webmaster di edizione web, segretario, venditore e promoter, e per ragioni di marketing contattava ogni settimana tutte le Regioni d'Italia, i consorzi, presidenti, senatori, assessori, produttori, testate giornalistiche per fare pubblicità del "Made in Italy" da tutte le Regioni a Londra,

si chiede di sapere:

se il Governo sia a conoscenza della deprecabile vicenda che ha visto coinvolto il webmaster, che non avrebbe mai ricevuto compensi per la direzione del web e per il lavoro di aggiornamento che dal 2008 al 2012 ogni settimana ha sempre curato per il giornale "Londra Sera";

se non ritenga urgente adottare iniziative, anche di carattere normativo, al fine di garantire una maggiore trasparenza nella gestione dei contributi pubblici per l'editoria all'estero, anche alla luce del caso esposto in premessa;

quali iniziative di competenza intenda assumere affinché si giunga ad un puntuale controllo dei periodici pubblicati all'estero, valutando se si tratti di periodici diffusi e di interesse tale per la comunità da considerare il contributo governativo, eliminando ogni possibile margine di discrezionalità che potrebbe portare a favorire "le pubblicazioni più collaborative con le istituzioni".

Questo l'articolo del Fatto Quotidiano sul caso LondraSera

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/18/contributi-alleditoria-fare-un-giornale-italiano-allestero-conviene/1157894/

 

Gli italiani all’estero hanno anche la loro stampa. Se una parte di quella nazionale è finanziata dallo Stato, anche le pubblicazioni dei connazionali sparsi per il mondo ricevono i loro contributi governativi. La torta da spartirsi è di 2 milioni di euro. Poco a fronte dei quasi 56 milioni di stanziamenti attuali all’editoria nazionale. Ma mentre questi ultimi sembrano andare verso la decurtazione in i tempi di spending review, i 2 milioni vengono portati a 3 nel 2014. Segno che gli interessi politici verso le circoscrizioni estere non sono pochi.
 

I soldi vengono ripartiti tra meno di un centinaio di pubblicazioni (tabella 1 - tabella 2) molte delle quali ricevono contributi modesti intorno ai 10.000 euro annui. Spiccano però alcune testate che staccano decisamente le altre. Stando ai dati del 2012, gli ultimi disponibili, il primo fra tutti è L’Italiano (Argentina) con 219.000 euro l’anno, seguito da Comunità Italia (Brasile) 76.000, Corriere Italiano, Specchio e Cittadino Canadese (Canada) rispettivamente con 65.000, 60.000 e 47.000, fino alle riviste edite in Italia ma diffuse all’estero come Il messaggero di Sant’Antonio che riceve 66.000 euro e all’agenzia stampa Aise, con sede a Roma, che ne prende 53.000.

 

Con 62.000 euro annui, tra i più finanziati anche Londra Sera, che però solleva più di un dubbio sulla qualità informativa nella comunità italiana della capitale britannica. Diretto dal fotografo Tommaso Bruccoleri, che lo pubblica dal 1976 con pochi e mal pagati collaboratori (come denuncia il webmaster, che dal 2012 ne ha addirittura bloccato la versione online), il settimanale mette insieme agenzia stampa sulla vita degli italiani d’oltremanica, molte foto e pubblicità riuscendo a uscire in formato cartaceo di 16 pagine con una tiratura che, stando alle certificazioni arriva a 16.000 copie a settimana.

 

C’è da fidarsi? E chi controlla che sia tutto in regola? “La torta dei contributi viene ripartita sulla base di alcuni criteri, tra cui qualità informativa della pubblicazione, numero delle pagine, tiratura e copie diffuse” rispondono dal Dipartimento per l’informazione ed editoria (Die) della Presidenza del Consiglio. “I gruppi editoriali più grandi sono di solito più organizzati e riescono a ricevere più soldi”.

Come si fa però a controllare che si tratti di riviste realmente diffuse e di un interesse tale da meritare denaro pubblico? “Per le testate che hanno effettivamente sede all’estero non abbiamo modo di verificare se non affidandoci alla rete consolare che ben conosce il territorio”. Se è così il margine di discrezionalità appare molto ampio e “può capitare che le pubblicazioni più collaborative con le istituzioni possano ricevere maggior attenzione”, fanno capire dal Die.

 

È davvero così? “Alla rappresentanza diplomatica, la legge non richiede di entrare nel merito della sostanza della pubblicazione ” rispondono dal consolato di Londra. E ancora: “Nella commissione che decide la ripartizione delle quote i funzionari delle rappresentanze diplomatiche non figurano”. Insomma, le sedi consolari si limitano a registrare la presenza di pubblicazioni che richiedono il contributo pubblico per l’editoria all’estero. Sono altri i responsabili della buona o cattiva scelta.
E qui si potrebbe pensare al ruolo dei Comites, i comitati degli italiani all’estero di dubbia utilità di cui è in corso il rinnovo in questi giorni, che effettivamente hanno voce in capitolo nella segnalazione delle testate che meritano fondi per l’editoria. Il caso di Londra Sera non sarà certo unico al mondo, e forse neppure il peggiore. E soprattutto, la poca trasparenza non aiuta a capire se questi soldi – come sempre i nostri – sono spesi bene oppure no.

 

@andreavaldambri

 

Il Fatto Quotidiano, 16 ottobre 2014

 

 

 

 

 

 

bottom of page